La Camera del lavoro di bari nell’ambito del progetto artigianato pugliese, intende affrontare con maggiore attenzione e determinazione la presenza sul territorio. Questa scelta che noi confermiamo anche oggi parte da alcune considerazioni politiche di fondo: la necessità di costruire un sistema di rete con le varie associazioni datoriali di categoria e insieme a queste in un processo di reciproca legittimazione rendere esigibikli istituti contrattuali che rappresentano forme importanti di welfare che per la maggior parte non sono conosciuti dai lavoratori anche per nostra responsabilità nel non riuscire a rendere esigibili le conquiste territoriali che sul piano nazionale abbiamo realizzato.
Nel nostro territorio questa contraddizione è ancora più strifdente in quanto il numero dei lavoratori impiegati in azinde artigiane è di gran lunga superiore a quello di altre aziende.
Da qui la necessità della bilateralità come rappresentanza di servizi.
Il nostro impegno è quindi teso a mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di cui oggi non usufruiscono e allo stesso tempo una grande opportunità per noi di essere presenti in tantissime aziende nelle quali non siamo mai stati presenti.
Questa esperienza ci permetterebbe anche di compiere una comparazione più vera tra welfare territoriale e welfare aziendale.
Questo parla a noi e alla nostra capacità di innovarci nell’essere sindacato.
Le pesanti criticità in cui già versava il settore dell’artigianato, acuite ulteriormente dalla crisi economica, determinata dall’emergenza sanitaria in corso e le conseguenti difficoltà delle imprese, richiedono di avviare un percorso di condivisione con i consulenti del lavoro che per noi rappresentano la spinta necessaria a scegliere la strada dell’innovazione insita anche nella dimensione aziendale.
Questo è ancora più vero alla luce della crisi sanitaria ed economica, che dispiegherà i suoi effetti anche nei prossimi mesi e che ha ulteriormente messo in discussione i grandi sistemi universalistici, come la scuola, la sanità, il mercato del lavoro, il welfare.
Sistemi universalistici che la bilateralità può contribuire a non mortificare, bensì a renderli sempre più facilmente esigibili attraverso un lavoro di ricomposizione, di integrazione e di cambiamento rispetto alle mutate esigenze dei lavoratori e della società.
Parlare di bilateralità significa parlare di contrattazione sindacale, di quel complesso cioè di strumenti, enti, fondi in cui le parti sociali agiscono di concerto al fine non solo di addivenire alla sottoscrizione di intese utili al consolidamento della contrattazione ma che permetta alle lavoratrici ed ai lavoratori di usufruire di servizi e prestazioni che talvolta lo stato non eroga.
Ciò è oggi confermato dagli innumerevoli contratti nazionali sottoscritti, i quali hanno previsto o esteso i contenuti della bilateralità con accordi sul welfare, sui premi di produttività ed in generale sulla estensione dei diritti e delle prestazioni, intervenendo per via contrattuale.
Questo momento storico richiede pertanto risposte immediate ai tanti che ci chiedono e ci chiederanno di tutelarli in una fase così difficile.
Pertanto, ragionare sulla bilateralità artigiana oggi, significa mettere a terra quelle tante opportunità che la stessa offre sia ai lavoratori che alle imprese.
Gli interventi che si susseguiranno metteranno in evidenza i molteplici strumenti e sostegni concreti che la stessa offre.
Non ruberò tempo, pertanto, nel soffermarmi sui singoli ambiti di azione, limitandomi ad elencare schematicamente quali sono i principali ossia :
Le prestazioni erogate nei confronti dei lavoratori e delle imprese dall’Ebap sono complessivamente 24 e vanno dal sostegno al reddito per crisi aziendali, al supporto agli investimenti in innovazione, sicurezza e qualità, ma anche borse di studio ed altre provvidenze in favore dei figli di artigiani e lavoratori.
La sanità integrativa, ossia un’occasione per rafforzare il welfare sanitario tramite l’assistenza sanitaria integrativa offerta da San.Arti. che permette agli iscritti di usufruire di prestazioni nel campo della chirurgia, prevenzione, riabilitazione, odontoiatria, diagnostica e medicina specialistica, costituendo dunque uno strumento utile al fine di garantire la salute, anche promuovendo azioni sinergiche con il Sistema Sanitario Regionale per la definizione di convenzioni per l’erogazione di prestazioni sanitarie.
Salute e sicurezza, tematiche di strettissima attualità, perché legate alla sicurezza sul lavoro, all’applicazione dei protocolli di sicurezza e relative misure di protezione dei lavoratori.
Come anche il ruolo degli stessi Rlst diventano importanti al fine di fornire informazioni ai lavoratori sulle misure da adottare in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, collaborando con il medico competente e con il consulente.
Formazione: altro punto importante che vogliamo sviluppare è legato alla formazione, come elemento di rafforzamento della competitività aziendale e come leva per il miglioramento individuale dei lavoratori, servendoci degli strumenti che ci pervengono dalla bilateralità ossia FondArtigianato.
D’altronde, le stesse parti sociali negli accordi regionali sottoscritti hanno individuato nella bilateralità lo strumento per definire, all’interno di relazioni sindacali partecipate, politiche di settore ed interventi di potenziamento delle competenze individuali dei lavoratori e ancora, attraverso i fondi interprofessionali, specifici interventi in materia di formazione continua.
certificazione contratti
L’attivazione di una Commissione di Certificazione dei Contratti di lavoro, ai sensi del D.lgs. 276/2003, rappresenta un nuovo servizio per datori di lavoro e dipendenti attraverso uno strumento di grande utilità per assicurare la correttezza dei rapporti tra datore di lavoro e dipendenti ed abbattere il rischio di contenzioso. Difatti tramite la certificazione, il contratto riceve un “bollino di qualità” che attesta la genuinità e la rispondenza formale del suo contenuto rispetto alla volontà espressa dalle parti.
Crediamo che i lavoratori e i datori di lavoro, così come i professionisti che li supportano, tramite questo strumento possano migliorare il loro rapporto ed anche accrescere la consapevolezza delle parti in fase di stipulazione del contratto.
Commissione, composta da professori universitari di diritto del lavoro di chiara fama e competenza, la Prof.ssa Madia D’Onghia, il Prof. Bavaro e il Prof. Leccese, garantendo così, non solo la dovuta terzietà, ma anche assicurando, la qualità della Commissione stessa.
Pertanto, pur nella difficoltà di promuovere oggi, in una fase ancora di forti restrizioni anche dal punto di vista dell’ agibilità fisica, abbiamo in questi mesi costituito 16 sportelli di informazione e dispiego delle richieste relative ad Ebap e Sanarti.
Abbiamo, avviato incontri presso le nostre Camere del Lavoro Comunali con consulenti del lavoro e rappresentanti di imprese.
Avviato una campagna pubblicitaria utilizzando i nostri canali social evidenziando le prestazioni di cui poter usufruire.
Possiamo contare su una rete di sedi, praticamente su tutto il territorio relativo alla Provincia di Bari, con i loro coordinatori, operatori dei servizi e volontari che possono oggi essere già presidi operativi per la bilateralità artigiana.
Importante è l’accordo regionale sottoscritto recentemente da parte di tutti i soggetti interessati che conferma come sia necessario avviare una campagna straordinaria su tutto il territorio che rilanci il sistema della bilateralità artigiana pugliese informando e sensibilizzando imprese e lavoratori e nel contempo rafforzando la presenza del sistema bilaterale artigiano sull’intero territorio pugliese.
Ad oggi ci sono circa 20.000 aziende artigiane in Provincia di Bari iscritte all’Ebap Puglia, con all’incirca 80.000 lavoratori, registrando dunque un forte incremento.
Questa importante platea di aziende e lavoratori ci fanno comprendere la strategicità del progetto, nel momento in cui, anche grazie ad una forte interazione con le Camere del Lavoro Comunali, Categorie e Sistema servizi ci può permettere di intercettare una importante numero di lavoratori e offrire loro rappresentanza e tutela, sia attraverso un welfare aggiuntivo garantito dalle prestazioni Ebap e Sanarti sia in merito a salute e sicurezza sui luoghi di lavoro anche per tramite dei nostri Rlst.
Il Progetto Artigianato, insomma può, in un’ottica di integrazione, ricomporre un sistema di tutele e di diritti, a sostegno del sistema pubblico, che l’emergenza pandemica ha messo in crisi e in discussione, non tuttavia sostituendosi allo stesso, rendendo questo paese meno diseguale e frammentato, più solidale e coeso.