20 anni fa Genova vide la repressione di una grande forza umana che proponeva un modello economico, sociale, culturale alternativo a quello del G8 che promuoveva un modello liberista che vedeva nella finanza una alternativa all’economia reale, che accettava le assurde disuguaglianze nella distribuzione della ricchezze, che non accoglieva il principio di bene comune. Oggi, 20 anni dopo, i fatti ci raccontano che la storia più moderna è stata caratterizzata dalle stesse derive che i movimenti denunciavano: è tempo di cogliere i nuovi entusiasmi, l’intensità delle rivendicazioni di giovani realtà come Fridays for Future e Black lives Matter che non possono che essere la naturale eredità del Social Forum di Genova. Dobbiamo costruire ponti, connessioni, dialoghi per recuperare e restituire la dimensione pubblica e di Comunità ai temi dell’uguaglianza, dei diritti umani, della giustizia sociale che non può che dipendere dal Lavoro, della cura dell’ambiente, della distribuzione della ricchezza, della non discriminazione, del bene comune, del welfare e dell’innovazione sociale. Un benessere che sa rinunciare a questi valori, è solo il benessere di pochi. Grazie a Zona Franka per l’invito all’iniziativa “Don’t clean up this blood”
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