Oggi, presso Portineria 21 a Bari, presentiamo il libro “Le belle ragazze” di Rosaria Lopedote. L’autrice, ricostruisce una storia familiare di più generazioni di donne, che,in una cittadina pugliese Ostuni, attraverso tutto il 900 vede progressivamente modificate le proprie condizioni di vita, l’accesso allo studio ed ai diritti fondamentali, contestualmente ai grandi accadimenti della storia nazionale.Il libro racconta di donne protagoniste di storie di vita privata ma anche di vita sociale: generazioni a confronto in un tempo di cambiamenti e conquiste. Le conquiste femministe sono risultato di una storia di lotte e di piccoli faticosi passi in grado di costruire diritti che non dobbiamo mai dare come scontati o acquisiti ma che vanno difesi ogni giorno. La narrazione rimane una forma importante di richiamo all’impegno per le nuove generazioni.
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Che fine fa lo storico Hotel Palace
“Che fine fa lo storico Hotel Palace?Una risposta che i lavoratori pretendono di avere. Hanno scelto di occupare gli spazi di quell’hotel che ha ospitato nomi mondiali della politica, della cultura, del cinema. Quale sarà il futuro di questa struttura alberghiera? Voglio dire a queste lavoratrici e lavoratori che CGIL Bari è al vostro fianco in queste ore decisive in cui l’evolversi della vicenda e delle relative preoccupazioni è reso ancora più visibile e tangibile dal velocissimo svuotamento della struttura, ormai priva di ogni mobilio.”Queste le parole di Gigia Bucci, Segreteria generale di CGIL Bari, che, insieme ad Antonio Miccoli (FILCAMS Bari) e all’RSA Antonia Lubinati, ha ribadito l’importanza di essere presenti per far sentire ai tavoli istituzionali la voce degli 88 lavoratori che stanno assistendo, in un vortice velocissimo d’eventi, alla trasformazione di quello che è stato il loro luogo di lavoro negli scorsi anni in un periodo in cui il settore turistico e alberghiero già risente fortemente degli effetti della lunga pandemia mondiale.
E’ tempo di affrontare il tema della modernizzazione dei processi con una attenzione alla tenuta democratica dei Paesi per evitare fenomeni di impoverimento delle fasce più deboli della popolazione. Il sistema pubblico ha un ruolo importante nella gestione di tali processi. La CGIL non è contraria alle tecnologie: la nostra sfida è propria quella di ridisegnare un sistema di diritti e di tutele in un mercato del lavoro mutato. La chiave per affrontare il cambiamento è quella sociale, una attitudine che metta al centro le persone e i lavoratori. Non possiamo più permettere che la digitalizzazione lasci spazio a forme di lavoro che non garantiscano prospettive ai più giovani, che permettano alle grandi multinazionali di sfruttare risorse per lasciare i nostri territori impoveriti. Immaginiamo un lavoro dove la competitività si sviluppi sul fronte delle competenze e non del costo al ribasso dei salari.Vogliamo il cambiamento.. ma un cambiamento che non lasci nessuno indietro.
CGIL 2030 – assemblea organizzativa
Si sono aperti i lavori dell’assemblea organizzativa di CGIL Bari. Li apre Gigia Bucci, segretaria Generale, in un importante clima di partecipazione e confronto in una fase della nostra organizzazione fresca delle assemblee generali di categoria e del ritrovato ruolo di protagonista nelle battaglie di rivendicazione dei principi democratici. La manifestazione di Roma è stata una occasione fondamentale per ricompattarci intorno a valori e obiettivi fondanti del nostro sindacato, intorno ad una rinnovata rete di associazioni e organizzazioni giovanili con i quali condividiamo pezzi del nostro percorso.Questo momento di grande partecipazione, contestualmente al risultato elettorale, indubbiamente positivo per il centro sinistra, non deve farci cedere a facili entusiasmi.La sconfitta del modello sovranista, che vive di odio e divisioni, non cancella il grande astensionismo dell’ultima tornata elettorale: c’è ancora da ricostruire un reale rapporto di fiducia con la cittadinanza.In questo il sindacato può avere un ruolo importante: il lavoro è il tema centrale sul quale costruire una nuova fase del nostro Paese. La capacità della CGIL di essere radicata sul territorio è strategica per poter leggere esigenze delle comunita e costruire proposte partecipate. La capacità di confronto ed elaborazione politica che ci caratterizza in occasioni come quella odierna può e deve essere valorizzata in questa fase.
Il PRIDE è antifascista!
Il pride è #antifascista!Dopo la grande manifestazione nazionale dello scorso sabato ci ha visti in prima linea a Roma per dare una risposta all’attacco squadrista e fascista alla sede romana della CGIL, siamo oggi in piazza per la manifestazione “OUT! Ora Usciamo Tuttə” assieme a tantissimi cittadine, cittadini e associazioni.Abbiamo ribadito con forza la necessità di combattere ogni deriva machista, omofoba e autoritaria.Vogliamo unire le lotte del sindacato per l’occupazione stabile e di qualità con quelle del movimento LGBTQI+ e di tutti gli altri movimenti che si battono per la giustizia sociale.I #diritti dei lavoratori e delle lavoratrici non devono essere intaccati, minacciati, intimiditi dai condizionamenti culturali che sfociano nella discriminazione delle persone #lgbtqi+.La CGIL Bari continuerà a collaborare con il movimento LGBTIQI+ per tutelare il diritto delle persone omosessuali, bisessuali, transessuali ad autodeterminarsi#BariPride
Vertenza Baritech
Oggi a Bari si è tenuto un incontro con l’on.Marco Lacarra sul tema della vertenza Baritech per la quale è stata presentata una interrogazione parlamentare. La Baritech s.r.l. è un’impresa avente sede a Modugno (BA) e attiva, prima dell’attuale fase di crisi aziendale, nella produzione di lampade e affini. Da più di un anno, la Baritech s.r.l. versa in uno stato di crisi produttiva e occupazionale che interessa gran parte dei 180 dipendenti. Durante l’estate 2020, lo stabilimento dell’azienda è stato riconvertito alla produzione di Meltblown, un materiale essenziale per la costruzione di mascherine chirurgiche, che le ha permesso la commessa, per il tramite di FCA, per la produzione di 2203 tonnellate di materiale fino al 31 dicembre 2021.FCA ha però deciso negli scorsi mesi di non ritirare parte dei quantitativi prodotti, costringendo l’azienda a fermare dal 1° ottobre 2021 due linee di produzione dando ulteriore corso a CIGS;sia i vertici aziendali che le organizzazioni sindacali rappresentative dei dipendenti hanno richiesto formalmente in più occasioni la convocazione delle parti presso il MISE, con il coinvolgimento dei rappresentanti della Regione Puglia, al fine di individuare soluzioni alla drammatica incertezza produttiva dello stabilimento barese.
Bari antifascista!
Oggi tutte le Camere del Lavoro della CGIL della Città metropolitana di Bari rimarranno aperte per solidarietà al vile attacco fascista alla nostra sede romana.Da Cassano a Coversano, da Triggiano a Castellana fino alla nostra sede barese, le nostre porte saranno aperte per respingere con forza un duro attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro.
Per sempre dalla parte della Democrazia, della Costituzione, dell’Antifascismo!
Solidarietà a Mimmo Lucano
Ieri con il Coordinamento Antifascista barese abbiamo espresso solidarietà a Mimmo Lucano con un sit in in P.zza Prefettura. La sua condanna ci restituisce una nazione con un modello che condanna chi crede nell’accoglienza e nell’interculturalità e offre la mano a chi blocca le navi in mare.Questo tipo di decisioni rischiano di produrre un consenso di massa nei confronti della disumanità quando, invece, uno dei principi fondanti di una democrazia è il rispetto reciproco, la solidarietà.Si condanna con questa sentenza un esempio, un esempio positivo bollandolo come “associazione a delinquere”. L’esperienza di Riace non va dispersa perché in grado di generare un valore che va oltre i codici ed è in grado di insegnarci il significato più profondo di accoglienza che concilia la dignità, lavoro e sicurezza a beneficio di tutta la comunità.
Sit-in Piano operativo trasporti
Oggi si è tenuto a Bari un sit-in di FLC CGIL Bari per protestare del mancato coinvolgimento dei sindacati nella determinazione del piano operativo sui trasporti per il prossima anno scolastico. La decisione presa comporta uno scaglionamento degli ingressi a pochi giorni dalla aperture delle scuole che comporterà ripercussioni negative nell’articolazione dell’orario di lavoro con una riduzione complessiva di 30 giorni di lezione e che causerà di conseguenza problematiche per la popolazione studentesca relative da un lato a un mancato equilibrio tra tempi di vita e tempi di studio, essendo costretti gli studenti a dover rimanere presso le proprie scuole, dall’altro alla fruizione dei mezzi di trasporto per cui non si è previsto un potenziamento reale e l’aggiunta di corse coinvolgendo il territorio.Crediamo che sia inaccettabile affrontare il nuovo anno scolastico senza garanzie e sicurezze e che siano gli studenti a dover subire le conseguenze ingiuste delle soluzioni scelte. La mancata mappatura e previsione con le aziende di TPL dei collegamenti all’interno della città di Bari per poter raggiungere la propria scuola, rischia di mettere in difficoltà tutti coloro i quali possono raggiungere la scuola esclusivamente con i mezzi pubblici.
Sono passati 78 anni dal 28 luglio 1943, giornata in cui si verificò la strage di via Niccolò dell’Arca. Persero la vita 20 cittadini baresi, tra molti studenti universitari e medi, insegnanti e maestri che, assieme a tanti altri cittadini di Bari, si erano opposti alla dittatura fascista e in corteo si dirigevano verso il carcere di Bari all’indomani del crollo del regime.Il corteo, pacifico e partecipato, fu represso duramente dall’Esercito, che sparò ad altezza d’uomo uccidendo diversi manifestanti, e altrettanti furono invece fermati e imprigionati. A distanza di tutti questi anni, è necessario ricordare l’impegno dei tanti cittadini baresi in quella giornata e nel processo che portò la città di Bari a resistere ed opporsi al regime fascista, e ricordare la morte delle 20 vittime della violenza e il sacrificio della libertà di tante e tanti baresi.Luigi de Secly, redattore capo della Gazzetta descrisse così quelle giornate:”Oggi, sì, siamo uomini liberi, ordinatamente liberi: uomini che partecipano volontariamente al grande movimento nazionale e si sentono fieri di essere protagonisti della nuova storia”Quest’anno vogliamo ricordare i martiri antifascisti della nostra città ripercorrendo i loro stessi passi: mercoledì 28 luglio, alle ore 17, ci riuniremo nei pressi del liceo Orazio Flacco per attraversare, con una passeggiata antifascista, i luoghi cardine di quel corteo storico e dell’antifascismo barese.A completare la giornata, le vittime del 28 luglio 1943 verranno ricordate con cerimonie ufficiali e la deposizione delle corone di alloro presso via Caduti del 28 Luglio, il cimitero monumentale e il monumento a loro dedicato in piazza Umberto I (rispettivamente alle ore 9, 10 e 18).