Stipendi da fame ai professionisti dell’assistenza specialistica scolastica e dell’assistenza domiciliare educativa. Figure che sono quotidianamente a contatto con soggetti fragili, educatori: assistenti alla comunicazione e specialisti dell’inclusione e dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Eppure, nonostante il lavoro delicatissimo e prezioso, vengono retribuiti malissimo dalle cooperative che detengono l’appalto del servizio.
Violazioni intollerabili perché ledono la dignità e i diritti dei lavoratori. Ci prepariamo ad avviare vertenze a tappeto in favore dei lavoratori mettendo a disposizione anche una tutela legale in modo che merga e venga immediatamente risolto dalle stazioni appalti e dai livelli istituzionali il vulnus che sta compromettendo un servizio di grande valore civile e sociale.
I lavoratori devono essere retribuiti nella giusta misura, applicando i contratti e per il tempo di lavoro contrattualizzato. Si tratta di servizi di pubblica utilità: è giunto il momento anche di riconsiderare l’internalizzazione di questo personale.