Oggi, a Bari, una affollatissima Piazza Prefettura ha espresso la sua forte contrarietà al Ddl Calderoni sulla Autonomia Differenziata, dal 16 gennaio in discussione al Senato. Oggi la CGIL, con presìdi davanti alle Prefetture in tutta Italia, sta inviando un messaggio forte e inequivocabile: 𝐄𝐬𝐢𝐠𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐠𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐚 𝐧𝐨𝐫𝐝 𝐚 𝐬𝐮𝐝, 𝐝𝐚 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐚!
Autore: admin
Stamattina, i lavoratori delle pulizie del C.A.R.A. di Bari-Palese, supportati da FILCAMS CGIL e Fisascat CISL, hanno manifestato contro la riduzione del 10% delle ore contrattuali imposte da La Lucente spa, l’azienda vincitrice del nuovo appalto. La riduzione delle ore è stata giustificata da una previsione di ospiti nella nuova gara inferiore alla precedente ma il centro, nell’ultimo anno, ha accolto costantemente il doppio del numero di ospiti programmato. La protesta ha messo in luce non solo le sfide contrattuali, ma anche la necessità di migliorare le condizioni di sicurezza durate le prestazioni di presidio notturno dei bagni e le criticità igienico-sanitarie del sito. Antonio Ventrelli e Domenico Ficco, i Segretari Generali rispettivamente della FILCAMS CGIL BARI e della CGIL di Bari, hanno incontrato il prefetto vicario di Bari per dare voce a queste istanze e richiedere un intervento congiunto per la risoluzione delle problematiche descritte.A conclusione dell’incontro, la Prefettura si è impegnata a convocare una riunione nella prossima settimana con le OO.SS. Filcams CGIL BARI e Fisascat CISL e l’azienda aggiudicatrice (La Lucente spa) per discutere delle criticità rappresentate dalla parte sindacale e nelle more si è impegnata a dare indicazioni all’azienda aggiudicatrice di non operare la riduzione del 10% dell’orario contrattuale ai lavoratori.
Assemblea generale di fine anno
Si è tenuto stamattina l’assemblea generale di fine anno della Camera del Lavoro Metropolitana e Provinciale di Bari. Il 2023 ha segnato un anno di fervente attività per la CGIL, guidata dal percorso della “Via Maestra”. Abbiamo testimoniato una partecipazione massiccia: oltre 200.000 manifestanti a piazza San Giovanni il 7 ottobre, 3.000 a Bari il 17 novembre e 10.000 il 1° dicembre per opporsi alla Legge di Bilancio del governo Meloni.Abbiamo tenuto quasi 300 assemblee che hanno coinvolto 13.500 persone in tutta l’area metropolitana di Bari, con il coinvolgimento di più di 300 aziende. Con 43 presidi sul territorio e oltre 60.000 iscritti, abbiamo continuato la nostra importante azione di mobilitazione sul territorio. Con 8.700 denunce di infortunio e 27 vittime sul lavoro, la nostra battaglia per la sicurezza continua ad essere prioritaria. Siamo riusciti a fare rete con un vasto mondo di associazioni, formando un blocco democratico in difesa dei valori costituzionali. Il 2024 sarà un anno di ulteriori sfide. Continueremo a lottare per i diritti dei lavoratori, la sicurezza sul lavoro e la giustizia sociale, per la difesa dei valori costituzionali e antifascisti.
Cgil e Uil sono scesi in piazza per uno sciopero generale che ha coinvolto l’intera area del Sud: a Bari, in piazza Libertà, la partecipazione è stata straordinaria. Chiediamo il miglioramento dei salari e l’ampliamento dei diritti dei lavoratori opponendoci a una legge di bilancio che non affronta l’aggravarsi delle condizioni di povertà tra lavoratori, pensionati e che non presenta soluzioni per i giovani. Intendiamo promuovere una politica economica e sociale alternativa, ritenuta non solo possibile, ma indispensabile e urgente.
Ricordando Benedetto
La sera del 28 Novembre 1977, 46 anni fa, Benedetto Petrone venne ucciso da una squadraccia fascista nel cuore della Città. Benedetto, appena diciottenne, comunista, operaio, aveva fatto della militanza politica uno strumento di riscatto per il suo quartiere, Bari Vecchia e per il ceto popolare che lo abitava. Oggi lo abbiamo ricordato alle porte del suo quartiere, proprio lì dove 30.000 persone avevano partecipato al suo funerale. Il ricordo di Benedetto è attuale e ci Insegna a non rimanere indifferenti alle derive fasciste che abitano il nostro tempo. Oggi Benedetto sarebbe nelle nostre piazze per sfidare ogni forma di violenza, per opporsi alle tante ingiustizie sociali. Oggi è fondamentale vivere l’antifascismo come impegno a reagire con solidarietà alle fragilità sociali del nostro territorio. Perché proprio in quelle precarietà si alimentano le derive antidemocratiche e i fascismi.
Se domani non torno distruggi tutto
n Italia ci sono state 106 vittime di femminicidio in soli 11 mesi. Siamo in piazza per protestare contro la cultura patriarcale e per promuovere un’educazione affettiva e sessuale che elimini le radici culturali della violenza sessuale e di genere. Siamo in piazza per Giulia, e per tutte le persone che subiscono violenze e soprusi.
Adesso Basta!
Oltre 3000 in Piazza Massari per lo 𝐒𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞! Lo grande partecipazione allo sciopero di oggi rappresenta un forte grido di protesta alle attuali politiche di governo. Le ragioni di questa mobilitazione sono chiare e urgenti: è tempo di alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che continua a ignorare il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, e che non offre futuro ai nostri giovani. In un momento di crescenti diseguaglianze, chiediamo al Governo e alle Istituzioni territoriali di adottare misure concrete in materia di lavoro, politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza, istruzione e sanità. Queste istanze sono state presentate durante la mattinata in Prefettura. È il momento di agire per ridurre le diseguaglianze e rilanciare la crescita in modo equo e sostenibile.È tempo di costruire insieme un futuro più giusto e inclusivo.
Sì è tenuta oggi l’iniziativa per l’intitolazione della Camera del Lavoro di Terlizzi a Maria Antonelli, protagonista di un virtuoso e duraturo impegno nella CGIL.All’iniziativa sono intervenuti Domenico Ficco, segretario generale di CGIL Bari, Alessandro De Mario, segretario dello SPI CGIL Bari, e il Sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico. La partecipazione all’evento testimonia l’importanza e il forte legame tra il lavoro sindacale di Maria Antonelli e la comunità locale. Questo momento rappresenta non solo un tributo, ma testimonia anche un rinnovato impegno nei valori di giustizia sociale, solidarietà e difesa dei diritti che hanno caratterizzato l’esperienza di Maria e che continuano a guidare la nostra azione.
𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚
La nostra partecipazione al 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚 è stata un momento importante di solidarietà e impegno civile per sostenere le seguenti richieste:Cessate il fuoco immediatoAiuti umanitari a GazaLibertà per ostaggi e prigionieri politiciRispetto del diritto internazionaleUnire le nostre voci è fondamentale per far risuonare forte il nostro messaggio di pace e giustizia. Continuiamo a lavorare insieme per un futuro di pace e solidarietà!
A Giuseppe di Vittorio
Ogni anno, ricordiamo Giuseppe di Vittorio, riconoscendo il valore della sua figura come un uomo, sindacalista e membro fondamentale dell’Assemblea Costituente. La sua dedizione rimane di grande attualità, e il suo impegno costituisce un faro guida, specialmente in un periodo in cui molte conquiste vengono messe in discussione dalle politiche attuali.Il contributo straordinario di Di Vittorio alla stesura della Costituzione, con il “Lavoro” come valore centrale, è un patrimonio fondamentale. La Costituzione rappresenta la “via maestra” per la CGIL, specialmente in un momento in cui molti diritti vengono negati dalle politiche di governo.Nel suo ruolo di sindacalista, Di Vittorio si è dedicato con fervore all’Unita dei lavoratori. Oggi, il lavoro assume un ruolo cruciale nel rafforzare la fiducia nel futuro, specialmente tra i giovani, e nel costruire un ponte tra generazioni.Ricordiamo Giuseppe Di Vittorio come un uomo umile, motivato dalla voglia di reagire alla povertà e contro l’ingiustizia sociale. Il suo spirito di rivalsa lo ha portato a unirsi ad altri “cafoni” per difendere la dignità, i diritti e la giustizia.Oggi, il nostro impegno è risvegliare coloro che si sono smarriti nella mancanza di fiducia per il futuro, restituendo loro la speranza e la consapevolezza del valore della loro partecipazione e del loro impegno nel cambiamento e nel reagire alle ingiustizie, alla negazione dei diritti, alle disuguaglianze.