La sera del 28 Novembre 1977, 46 anni fa, Benedetto Petrone venne ucciso da una squadraccia fascista nel cuore della Città. Benedetto, appena diciottenne, comunista, operaio, aveva fatto della militanza politica uno strumento di riscatto per il suo quartiere, Bari Vecchia e per il ceto popolare che lo abitava. Oggi lo abbiamo ricordato alle porte del suo quartiere, proprio lì dove 30.000 persone avevano partecipato al suo funerale. Il ricordo di Benedetto è attuale e ci Insegna a non rimanere indifferenti alle derive fasciste che abitano il nostro tempo. Oggi Benedetto sarebbe nelle nostre piazze per sfidare ogni forma di violenza, per opporsi alle tante ingiustizie sociali. Oggi è fondamentale vivere l’antifascismo come impegno a reagire con solidarietà alle fragilità sociali del nostro territorio. Perché proprio in quelle precarietà si alimentano le derive antidemocratiche e i fascismi.
Ricordando Benedetto
