La sera del 28 Novembre 1977, 46 anni fa, Benedetto Petrone venne ucciso da una squadraccia fascista nel cuore della Città. Benedetto, appena diciottenne, comunista, operaio, aveva fatto della militanza politica uno strumento di riscatto per il suo quartiere, Bari Vecchia e per il ceto popolare che lo abitava. Oggi lo abbiamo ricordato alle porte del suo quartiere, proprio lì dove 30.000 persone avevano partecipato al suo funerale. Il ricordo di Benedetto è attuale e ci Insegna a non rimanere indifferenti alle derive fasciste che abitano il nostro tempo. Oggi Benedetto sarebbe nelle nostre piazze per sfidare ogni forma di violenza, per opporsi alle tante ingiustizie sociali. Oggi è fondamentale vivere l’antifascismo come impegno a reagire con solidarietà alle fragilità sociali del nostro territorio. Perché proprio in quelle precarietà si alimentano le derive antidemocratiche e i fascismi.
Categoria: SINDACATO
Se domani non torno distruggi tutto
n Italia ci sono state 106 vittime di femminicidio in soli 11 mesi. Siamo in piazza per protestare contro la cultura patriarcale e per promuovere un’educazione affettiva e sessuale che elimini le radici culturali della violenza sessuale e di genere. Siamo in piazza per Giulia, e per tutte le persone che subiscono violenze e soprusi.
Adesso Basta!
Oltre 3000 in Piazza Massari per lo 𝐒𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞! Lo grande partecipazione allo sciopero di oggi rappresenta un forte grido di protesta alle attuali politiche di governo. Le ragioni di questa mobilitazione sono chiare e urgenti: è tempo di alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che continua a ignorare il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, e che non offre futuro ai nostri giovani. In un momento di crescenti diseguaglianze, chiediamo al Governo e alle Istituzioni territoriali di adottare misure concrete in materia di lavoro, politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza, istruzione e sanità. Queste istanze sono state presentate durante la mattinata in Prefettura. È il momento di agire per ridurre le diseguaglianze e rilanciare la crescita in modo equo e sostenibile.È tempo di costruire insieme un futuro più giusto e inclusivo.
A Giuseppe di Vittorio
Ogni anno, ricordiamo Giuseppe di Vittorio, riconoscendo il valore della sua figura come un uomo, sindacalista e membro fondamentale dell’Assemblea Costituente. La sua dedizione rimane di grande attualità, e il suo impegno costituisce un faro guida, specialmente in un periodo in cui molte conquiste vengono messe in discussione dalle politiche attuali.Il contributo straordinario di Di Vittorio alla stesura della Costituzione, con il “Lavoro” come valore centrale, è un patrimonio fondamentale. La Costituzione rappresenta la “via maestra” per la CGIL, specialmente in un momento in cui molti diritti vengono negati dalle politiche di governo.Nel suo ruolo di sindacalista, Di Vittorio si è dedicato con fervore all’Unita dei lavoratori. Oggi, il lavoro assume un ruolo cruciale nel rafforzare la fiducia nel futuro, specialmente tra i giovani, e nel costruire un ponte tra generazioni.Ricordiamo Giuseppe Di Vittorio come un uomo umile, motivato dalla voglia di reagire alla povertà e contro l’ingiustizia sociale. Il suo spirito di rivalsa lo ha portato a unirsi ad altri “cafoni” per difendere la dignità, i diritti e la giustizia.Oggi, il nostro impegno è risvegliare coloro che si sono smarriti nella mancanza di fiducia per il futuro, restituendo loro la speranza e la consapevolezza del valore della loro partecipazione e del loro impegno nel cambiamento e nel reagire alle ingiustizie, alla negazione dei diritti, alle disuguaglianze.
L’assemblea generale della Cgil di Bari ha votato all’unanimità la proposta della segretaria confederale che vede la riconferma di GIUSEPPE ALTAMURA, 50 anni di Terlizzi, sposato e padre di due bambine, che nel 1996 inizia a lavorare presso la vetreria industriale O-I Manufacturing di Bari per poi nel 2001 entrare in segreteria FILCEA Bari. Nel 2008 viene eletto Segretario Generale FILCTEM Bari e nel 2016 viene eletto Segretario CGIL Bari.“Si tratta di una riconferma quella del compagno Altamura, ha detto il segretario generale della Cgil di Bari Domenico Ficco, che nel corso di questi anni ha svolto un preziosissimo lavoro in qualità di segretario organizzativo”“Continuo, ha detto Altamura, con dedizione questa bella esperienza al servizio del territorio e della confederalità dando il massimo impegno a tutte le rivendicazioni nazionali senza mai perdere di vista la vertenzialità diffusa sul territorio”A completare la segreteria Confederale della Camera del Lavoro Metropolitana e Provinciale di Bari, entra la compagna MARIANGELA MONFORTE, siciliana, nata a Palermo 40 anni fa, e mamma di due figli. Dopo anni di volontariato in varie realtà fra cui anche l’Arci a servizio di migranti e minori, nel 2007 inizia a lavorare come precaria nel settore turismo e ristorazione presso l’Aeroporto di Bari per essere poi stabilizzata tre anni. Si iscrive alla Filcams nel 2010 e viene nominata Rsa, poi entra nel direttivo della categoria e collabora a progetti che riguardano la Filcams e l’Ufficio Vertenze Legali della Cgil. Nel 2018 viene eletta nella segreteria della Filcams Cgil Bari. “Mariangela è una scommessa, ha commentato il Segretario Generale Domenico Ficco, ma non al buio. Conosco il prezioso lavoro della compagna e lo spessore politico già dimostrato nel suo agire il sindacato confederale”“Il mio impegno è rivolto ancora una volta alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori precari che vivono condizioni di sfruttamento e sono sotto ricatto, ha detto la neo eletta segretaria Mariangela Monforte. Il mio pensiero va alle tante donne che vivono condizioni di ricatto occupazionale in tutti i settori del lavoro pubblico e privato e che spesso sono costrette a rinunciare al lavoro anche per assenza di servizi pubblici di welfare. Sono tante le persone, uomini e donne che pur lavorando sono in una condizione di povertà e noi è proprio a loro che dobbiamo rivolgere le nostre battaglie”.
CGIL Bari è presente stamattina dinanzi all’ingresso orientale della Fiera del Levante di Bari per esprimere il suo disaccordo con le politiche messe in campo dall’attuale Governo. Con noi numerose associazioni e movimenti, tra cui ANPI Bari, Comitati per la Pace di Bari, ConvochiamociperBari, La Giusta Causa, LINK, Partito Comunista Italiano Puglia, Rifondazione Comunista Puglia, UDS, Zona Franka. Autonomia differenziata, presidenzialismo, attacco all’indipendenza della magistratura, corsa al riarmo, inasprimento delle politiche di respingimento dei migranti, cancellazione del reddito di cittadinanza, tagli al sistema scolastico e alla sanità pubblica: sono i punti per i quali CGIL Bari e le numerose associazioni avevano chiesto un incontro al Ministro Salvini presenta a Bari per l’inaugurazione della Campionaria barese.
32 anni dallo sbarco della Vlora
L’8 Agosto del 1991, nel porto di Bari, a bordo della nave Vlora, arrivarono circa 20mila persone. Ricordiamo il momento dello sbarco come una grande storia di accoglienza ed umanità per il nostro territorio. “Davanti alle tragedie continue che si consumano quotidianamente sulle nostre coste, come l’altro giorno a Brindisi, vogliamo ricordare con orgoglio l’umanità di Bari quando 32 anni fa ha accolto oltre 20.000 migranti albanesi che fuggivano dalla povertà e dalla dittatura.” Questo il commento di Domenico Ficco, Segretario Generale di CGIL Bari.
Un filo nero lega innumerevoli episodi tragici che hanno sfidato la tenuta democratica dei nostri territori: la strage alla stazione di Bologna così come l’assalto fascista alla Camera del Lavoro, avvenuto 101 anni fa, sono moniti che ci spingono a rinnovare il nostro impegno.Coltiviamo la memoria di questi eventi, mantenendo viva la fiamma della resistenza e dell’antifascismo. Continuiamo a lottare per i valori democratici, la giustizia sociale e l’uguaglianza, in un impegno che non può conoscere né pause né compromessi.
Emergenza reddito di cittadinanza
Nell’area metropolitana di Bari i percettori del reddito di cittadinanza a giugno scorso (ul-timo dato disponibile fornito dall’Inps) erano 22.223, 3.054 nuclei famigliari per un totale di 50.330 persone coinvolte, percependo in media un importo mensile di 588,54 euro. Sono i numeri della «bomba sociale» che sta per esplodere nel territorio e che rischia di riversarsi sui Comuni con la sospensione del reddito di cittadinanza decisa dal Governo. È una situazione di assoluta emergenza: il problema si
Si tutele, no tutori
Desideriamo esprimere la nostra preoccupazionein merito alla proposta di istituire una “Stanza per l’Ascolto” presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino,finalizzata ad aiutare le donne a superare le cause che le inducono all’interruzione di gravidanza. Riteniamo che tale proposta possa costituire un ostacolo al diritto all’aborto, una limitazione del diritto di scelta delle donne, acquisito grazie a lunghe battaglie politiche e culturali.Siamo fermamente convinti che le donne abbiano il diritto di decidere autonomamente riguardo alla propria salute e al proprio corpo. Piuttosto che creare ostacoli, dovremmo concentrarci sulla promozione di una cultura di prevenzione e di educazione sessuale nelle scuole.La libertà di scelta e autodeterminazione è un valore fondamentale e continueremo a sostenere e difendere questo diritto, affinché le donne possano decidere liberamente e senza interferenze riguardo al proprio futuro.