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LAVORARE NEI GIORNI FESTIVI NON E’ UN OBBLIGO

L’azienda definisce “sanzione per assenza ingiustificata” la multa che fa al proprio dipendente, sottraendogli 4 ore dalla retribuzione giornaliera. Il lavoratore non era a lavoro perché stava aderendo allo sciopero del 2 giugno 2018 organizzato dalla Filcams Cgil Bari contro le aperture festive. La categoria dei lavoratori del commercio di cui il lavoratore è rappresentante sindacale presenta ricorso e lo vince. Il giudice dichiara illegittima la sanzione irrogata dall’azienda e ne dispone l’annullamento. È quanto accaduto a Pierpaolo Scattarella, Rsa della categoria e lavoratore di Ikea nel capoluogo pugliese.“Il lavoratore non può essere obbligato alla prestazione di lavoro festivo e non può esser sanzionato disciplinarmente per l’assenza “. È questa la motivazione della sentenza a favore del lavoratore con cui si è espressa laSezione lavoro e previdenza del tribunale di Bari a seguito del ricorso promosso dalla Filcams Cgil provinciale presentato dall’ Avvocato Ivana Carso. “Un importante risultato si aggiunge alla nostra battaglia contro le aperture selvagge nel settore del commercio – dichiara Antonio Miccoli, Segretario Generale Filcams Cgil Bari.È una sentenza importante perché sancisce in maniera chiara ed inequivocabile il principio per cui “Il diritto del lavoratore di astenersi dall’attività lavorativa in occasione delle festività infrasettimanali celebrative di ricorrenze civili è un diritto soggettivo ed è pieno con carattere generale” (così, da ultimo, Cassazione civile sez. lav., 15/07/2019, n.18887)Una vittoria doppia dichiara la segretaria della Cgil di Bari Gigia Bucci perché viene riconosciuto al lavoratore il diritto al riposo nelle giornate festive infrasettimanali e quello di scioperare proprio in quelle giornate contro chi vuole tenere aperti negozi e centri commerciali durante le festività. Questa sentenza infatti riconosce al lavoratore il diritto di astenersi dal prestare la propria attività in determinate festività celebrative di ricorrenze civili e religiose, con esclusione, quindi, di eventuali sue integrazioni analogiche o commistioni con altre discipline (Cass. n. 22482 del 2016)”.È una sentenza innovativa, continua Miccoli, in quanto il giudice nel merito pone in giusto risalto che “il diritto a fruire di riposo nei giorni festivi è un diritto del lavoratore che può costituire oggetto di una contrattazione ampia con il datore di lavoro, nell’ottica della collaborazione del contemperamento con le esigenze datoriali, ma non può essere oggetto di una completa dismissione da parte del lavoratore, soprattutto laddove tale dismissione avviene al momento dell’assunzione, ovvero al momento in cui i rapporti di forza sono completamente squilibrati a vantaggio del datore (come provata dalla unilaterale predisposizione delle condizioni contrattuali…)”. Si tratta, concludono Bucci e Miccoli, di una decisione fondamentale per la nostra battaglia alla distinzione tra disponibilità o obbligatorietà. Nei contratti individuali i lavoratori spesso firmano la disponibilità al lavoro festivo, ma la disponibilità non vuol dire obbligatorietà e questa sentenza avvalora le nostre lotte. Sono molto contento per la sentenza del tribunale di Bari, dichiara Pierpaolo Scattarella che si augura possa esser utile a tanti altri lavoratori del commercio a cui viene negato il diritto di scegliere se esser in turno o meno durante i giorni festivi.

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PRESTAZIONI A FAVORE DEI LAVORATORI

La collaborazione tra EBAP e CGIL ha portato all’attivazione di numerosi sportelli degli Artigiani sul territorio, attivi per sostenere lavoratori e imprese nella attivazione di preziose misure a sostegno del reddito. Scopri tutte le misure attive contattando la sede più vicina da te: www.cgilbari.it/entebilateraleartigianato

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Riapre la Scuola… non lasciamola sola

Oggi la Scuola riapre le porte nella nostra Città e in tanti altri paesi del nostro territorio. È bene che riapra: è un bene per studenti, docenti e la crescita delle nuove generazioni. Il Covid ha messo sotto gli occhi di tutti i limiti del nostro sistema scolastico, criticità che sono il risultato di anni di politiche dei tagli. La scuola riparte anche se le immissioni in ruolo al momento sono assolutamente insufficienti al contingente necessario, anche se non sono state trovate soluzioni concrete alle classi pollaio, anche se la qualità dell’edilizia e dei servizi scolastici meriterebbe maggiore attenzione e anche se i nostri docenti sono tra quelli con lo stipendio più basso in Europa. Oggi è però un giorno importante per migliaia di bambini e ragazzi che finalmente potranno tornare tra i banchi per un percorso fondamentale per sviluppare personalità consapevoli e mature, per offrire a tutti gli strumenti necessari per prendersi cura di un mondo che cambia velocemente, per trovare il loro posto in una società in continua evoluzione ma anche per rispondere ad esigenze di socializzazione tanto ridimensionate negli ultimi mesi. Il nostro impegno sarà quello di far sì che non si spenga il faro di attenzione sulla scuola. A gran voce chiederemo che la discussione aperta sulle condizioni dei nostri servizi scolastici continui in nome del miglioramento delle condizioni per docenti e studenti.Buon lavoro a tutto il personale scolasti

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Gigia Bucci si racconta su Gazzetta del Mezzogiorno

Oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno il segretario di CGIL BariGigia Bucci, si racconta.

Un percorso di sacrifici e militanza, di sfide e intenso lavoro senza dimenticarsi l’orgogliosa identità di donna e madre, importante stimolo anche per il suo impegno nelle rivendicazioni sindacali.

Dai comitati studenteschi, al lavoro in un call center fino al ruolo di segretario generale di CGIL Bari in difesa dell’idea di una uguaglianza possibile realizzabile attraverso diritti riconosciuti indistintamente a donne, uomini, anziani, giovani, disoccupati, laureati, ricchi e poveri.