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Donne che danno

Domani e’ 8 Marzo, il rischio di retorica e’ in agguato.

Noi abbiamo scelto di discutere con illustri relatori e con gli studenti nell’aula magna della Facoltà di Medicina della Legge nr. 194 del 1978.

Sono trascorsi 44 anni, quella norma, forse imperfetta, resta fondamentale espressione di una conquista, il frutto un processo di autodeterminazione delle donne che garantisce il diritto di interrompere una gravidanza e ne tutela la salute.

Esistono carenze e difficoltà nell’accesso ai servizi di interruzione di gravidanza, nonché gravi mancanze dell’applicazione della legge. Vengono denunciati tempi lunghi di accesso ai servizi e obiezione di coscienza come causa delle carenze strutturali di personale medico.

L’80 per cento dei ginecologi è obiettore di coscienza in Puglia, regione dove ci sono ospedali con la totalità di medici che si oppongono alla pratica dell’aborto. In linea con la media nazionale invece, il dato inerente i consultori dove la Puglia si attesta tra le prime 9 regioni per diffusione sul territorio con uno ogni 26.000 abitanti.Chiediamo nell’immediato alla Asl di Bari e a Regione Puglia: ✔️un tavolo di monitoraggio permanente sull’applicazione della legge;✔️bandi di concorso per medici ginecologə che tengano in equilibrio la presenza degli obiettori con quella dei non obiettori.

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Libera il Lavoro

Siamo impegnati nel sensibilizzare la cittadinanza sul valore sociale delle tante vertenze attive: non possono più essere un fatto individuale ma vanno considerate un’urgenza e un dramma che infligge il nostro territorio e tutte le famiglie che ci vivono. Libera contro la mafia è al nostro fianco in questa battaglia. Non ci può essere pace senza lavoro, senza diritti. Nei luoghi in cui le famiglie vivono la disperazione derivante dall’incertezza dilaga il lavoro nero, dilagano la criminalità e le mafie. L’antimafia è libertà… e non c’è libertà senza lavoro e dignità. Gli investimenti pubblici e le opportunità del Pnrr devono essere strumentali a creare opportunità, certezze, prospettive per i lavorativi. L’attrattività del nostro territorio deve trasformarsi in reali prospettive di crescita, occupazione e giustizia sociale. Il Sud deve tornare al centro dell’agenda di questo Governo: possiamo essere cuore dell’innovazione, motore della crescita del Paese. Richiediamo alle istituzioni nazionali la piena attenzione sulle questioni che continuano ad affliggere la nostra zona industriale. Grazie a don Ciotti per l’importante incontro con i lavoratori baresi. Il suo coraggio e i suoi valori saranno linfa per le nostre battaglie contro le ingiustizie e contro la negazione di ogni forma di dignità e libertà.

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Anime Resistenti

Il centenario della difesa della Camera del Lavoro di Bari dall’attacco fascista sarà l’occasione di riunire l’impegno delle Anime Resistenti del nostro territorio. Le parole di Baldina di Vittorio hanno aperto l’iniziativa che sancisce la costituzione del Comitato “Anime Resistenti” che vede coinvolti CGIL Bari, CGIL Puglia, CGIL Foggia, ANPI Bari, Fondazione Maierotti, Fondazione di Vittorio, Comune di Bari, Regione Puglia, Università degli studi di Bari, Università di Foggia, Comune di Foggia, Comune di Cerignola. La Resistenza, la Pace, l’Autodeterminazione dei Popoli, l’antifascismo, la Democrazia sono valori da salvaguardare in un periodo in cui la lotta per la Libertà è quanto mai necessaria.

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Contro la guerra

La meravigliosa piazza di Bari contro la guerra e al fianco del popolo Ucraino. Nel 2022 siamo ancora imprigionati dentro una logica di schieramenti contrapposti, obbligati ad avere un nemico per ricercare una supremazia mondiale che alimenta la corsa agli armamenti ed è essa stessa fattore di instabilità̀ e come sempre le conseguenze della guerra ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, distruggendo vite umane, territori, economie. Bisogna impegnarsi per difendere il diritto all’autodeterminazione dei popoli e questi principi in tutte le sedi sindacali e istituzionali europee e internazionali.

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Strategie per la rigenerazione urbana e territoriale

“Le città sono i luoghi in cui emergono problemi, ma dove si trovano anche soluzioni. Sono un terreno fertile per scienza e tecnologia, cultura e innovazione, per la creatività del singolo e della comunità. Le città, inoltre, hanno un ruolo chiave nello sforzo voltoa mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici. D’altra parte, nelle città che si concentrano anche problemiquali disoccupazione, discriminazione e povertà”Commissione Europea, Direzione Generale per le Politiche Regionali, Cities of tomorrow – Challenges, vision, ways forward

La nostra idea di rigenerazione parte dalla piena convinzione che la collaborazione e la co-progettazione con i 41 Comuni dell’Area Metropolitana sia la strada più virtuosa per lo sviluppo del nostro territorio.

La nostra idea di SMART City non ha una connotazione solo tecnica ma è legata al concetto di inclusione sociale dei cittadini e dei lavoratori all’interno della Città metropolitana.

Oggi dopo la pandemia è ancora più importante recuperare il valore sociale delle nostre città operando una interconnessione tra persone e luoghi.

Ripartiamo dalla partecipazione. Bisogna coinvolgere i cittadini nella rigenerazione: le persone all’interno dei luoghi fanno sì che diventino presidi di legalità e cultura.

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Licenziamento, fatto sociale

Vogliamo costruire un sentimento di solidarietà tra il mondo del lavoro che soffre e la cittadinanza perché in un territorio dove è prevaricato il diritto all’occupazione c’è sempre un rischio per la solidità della sua tenuta democratica. La Puglia e la città di Bari oggi risultano essere attrattive per gli investimenti. Vogliamo che questa attrattività sia costruita sulla qualità del lavoro, sul riconoscimento di diritti e tutele. Non sulla precarietà. Non siamo avversari dell’innovazione: dobbiamo però fare in modo che sia accompagnata dalla responsabilità di istituzioni e imprese. Siamo qui a dar voce ai lavoratori: la perdita di un posto di lavoro non può essere vissuto come un fatto privato. Una licenziamento è un fatto sociale su cui costruire una comune responsabilità per la cittadinanza e le istituzioni.

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Le belle ragazze

Oggi, presso Portineria 21 a Bari, presentiamo il libro “Le belle ragazze” di Rosaria Lopedote. L’autrice, ricostruisce una storia familiare di più generazioni di donne, che,in una cittadina pugliese Ostuni, attraverso tutto il 900 vede progressivamente modificate le proprie condizioni di vita, l’accesso allo studio ed ai diritti fondamentali, contestualmente ai grandi accadimenti della storia nazionale.Il libro racconta di donne protagoniste di storie di vita privata ma anche di vita sociale: generazioni a confronto in un tempo di cambiamenti e conquiste. Le conquiste femministe sono risultato di una storia di lotte e di piccoli faticosi passi in grado di costruire diritti che non dobbiamo mai dare come scontati o acquisiti ma che vanno difesi ogni giorno. La narrazione rimane una forma importante di richiamo all’impegno per le nuove generazioni.

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Che fine fa lo storico Hotel Palace

“Che fine fa lo storico Hotel Palace?Una risposta che i lavoratori pretendono di avere. Hanno scelto di occupare gli spazi di quell’hotel che ha ospitato nomi mondiali della politica, della cultura, del cinema. Quale sarà il futuro di questa struttura alberghiera? Voglio dire a queste lavoratrici e lavoratori che CGIL Bari è al vostro fianco in queste ore decisive in cui l’evolversi della vicenda e delle relative preoccupazioni è reso ancora più visibile e tangibile dal velocissimo svuotamento della struttura, ormai priva di ogni mobilio.”Queste le parole di Gigia Bucci, Segreteria generale di CGIL Bari, che, insieme ad Antonio Miccoli (FILCAMS Bari) e all’RSA Antonia Lubinati, ha ribadito l’importanza di essere presenti per far sentire ai tavoli istituzionali la voce degli 88 lavoratori che stanno assistendo, in un vortice velocissimo d’eventi, alla trasformazione di quello che è stato il loro luogo di lavoro negli scorsi anni in un periodo in cui il settore turistico e alberghiero già risente fortemente degli effetti della lunga pandemia mondiale.

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DIGITALE – dall’educazione, all’uso, al diritto universale

E’ tempo di affrontare il tema della modernizzazione dei processi con una attenzione alla tenuta democratica dei Paesi per evitare fenomeni di impoverimento delle fasce più deboli della popolazione. Il sistema pubblico ha un ruolo importante nella gestione di tali processi. La CGIL non è contraria alle tecnologie: la nostra sfida è propria quella di ridisegnare un sistema di diritti e di tutele in un mercato del lavoro mutato. La chiave per affrontare il cambiamento è quella sociale, una attitudine che metta al centro le persone e i lavoratori. Non possiamo più permettere che la digitalizzazione lasci spazio a forme di lavoro che non garantiscano prospettive ai più giovani, che permettano alle grandi multinazionali di sfruttare risorse per lasciare i nostri territori impoveriti. Immaginiamo un lavoro dove la competitività si sviluppi sul fronte delle competenze e non del costo al ribasso dei salari.Vogliamo il cambiamento.. ma un cambiamento che non lasci nessuno indietro.

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CGIL 2030 – assemblea organizzativa

Si sono aperti i lavori dell’assemblea organizzativa di CGIL Bari. Li apre Gigia Bucci, segretaria Generale, in un importante clima di partecipazione e confronto in una fase della nostra organizzazione fresca delle assemblee generali di categoria e del ritrovato ruolo di protagonista nelle battaglie di rivendicazione dei principi democratici. La manifestazione di Roma è stata una occasione fondamentale per ricompattarci intorno a valori e obiettivi fondanti del nostro sindacato, intorno ad una rinnovata rete di associazioni e organizzazioni giovanili con i quali condividiamo pezzi del nostro percorso.Questo momento di grande partecipazione, contestualmente al risultato elettorale, indubbiamente positivo per il centro sinistra, non deve farci cedere a facili entusiasmi.La sconfitta del modello sovranista, che vive di odio e divisioni, non cancella il grande astensionismo dell’ultima tornata elettorale: c’è ancora da ricostruire un reale rapporto di fiducia con la cittadinanza.In questo il sindacato può avere un ruolo importante: il lavoro è il tema centrale sul quale costruire una nuova fase del nostro Paese. La capacità della CGIL di essere radicata sul territorio è strategica per poter leggere esigenze delle comunita e costruire proposte partecipate. La capacità di confronto ed elaborazione politica che ci caratterizza in occasioni come quella odierna può e deve essere valorizzata in questa fase.